Sunday 4 October 2015

On forgiveness and being forgiven

È un po' che non scrivo. Ma oggi ho voglia di recuperare il blog.
Per determinati motivi che non voglio condividere, sto riflettendo sui sensi di colpa.
Chi ho fatto stare male capirà che questo post glielo dedico.
Nessuno si è arrabbiato con me, ma ho fatto qualcosa che avrei potuto evitare. Esserne cosciente mi fa sentire più in colpa di come potrei sentirmi, e non poter rimediare mi fa sentire più stupida di come potrei sentirmi.
Quando poi la persona che ho fatto stare male mi dice che non mi preoccupi, questo mi fa sentire ancora più stronza di come potrei sentirmi in altre circostanze.
Non l'ho fatto apposta, certo che no. Ma sono queste giustificazioni in questi casi? Non so...
Qualcosa che ho fatto con leggerezza e in buona fede, ma che ha danneggiato una persona a cui voglio bene, davvero è accettabile? Ancora una volta, non so...
Ho letto questa settimana un post che gira sulla rete, mi pare di un ex CEO di Coca Cola, che dice qualcosa del tipo: ci ritroviamo, nella vita, a destreggiarci con delle palline: lavoro, famiglia, salute, amici, anima. Ci rendiamo conto presto che il lavoro è una pallina di gomma, e se la lasci cadere rimbalza; le altre palline, invece, sono tutte di vetro, e sono le cose veramente importanti... Per questo non le devi lasciar cadere, altrimenti si romperanno...
Ho fatto cadere una pallina, che per fortuna non si è rotta, ma ho avuto una fortuna immeritata.
Mi spiace tanto, ma grazie... Di cuore!

Silvia