Sunday 4 October 2015

On forgiveness and being forgiven

È un po' che non scrivo. Ma oggi ho voglia di recuperare il blog.
Per determinati motivi che non voglio condividere, sto riflettendo sui sensi di colpa.
Chi ho fatto stare male capirà che questo post glielo dedico.
Nessuno si è arrabbiato con me, ma ho fatto qualcosa che avrei potuto evitare. Esserne cosciente mi fa sentire più in colpa di come potrei sentirmi, e non poter rimediare mi fa sentire più stupida di come potrei sentirmi.
Quando poi la persona che ho fatto stare male mi dice che non mi preoccupi, questo mi fa sentire ancora più stronza di come potrei sentirmi in altre circostanze.
Non l'ho fatto apposta, certo che no. Ma sono queste giustificazioni in questi casi? Non so...
Qualcosa che ho fatto con leggerezza e in buona fede, ma che ha danneggiato una persona a cui voglio bene, davvero è accettabile? Ancora una volta, non so...
Ho letto questa settimana un post che gira sulla rete, mi pare di un ex CEO di Coca Cola, che dice qualcosa del tipo: ci ritroviamo, nella vita, a destreggiarci con delle palline: lavoro, famiglia, salute, amici, anima. Ci rendiamo conto presto che il lavoro è una pallina di gomma, e se la lasci cadere rimbalza; le altre palline, invece, sono tutte di vetro, e sono le cose veramente importanti... Per questo non le devi lasciar cadere, altrimenti si romperanno...
Ho fatto cadere una pallina, che per fortuna non si è rotta, ma ho avuto una fortuna immeritata.
Mi spiace tanto, ma grazie... Di cuore!

Silvia

Thursday 25 December 2014

Buon Natale!

Camino del Norte - 2014
Caminante no hay camino, se hace camino al andar...
Buon Natale a tutti quelli che...
... Preferiscono un abbraccio a un "like" su Facebook
... Trovano il tempo di fermarsi a far due chiacchiere con un amico incontrato per caso
... Non controllano il double check su WhatsApp
... Sanno piangere
... Ma sanno anche ridere a crepapelle
... Apprezzano un tramonto, anche se è gratis
... Mangiano lentamente
... Non hanno paura di perdersi
... Sanno spegnere la tv e sfogliano ancora i libri
... Preferiscono fare regali che riceverli
... Usano ancora carta e penna
... Non hanno idea di come consolare un amico, ma gli stanno vicino lo stesso nei momenti difficili
... Sono gentili con gli sconosciuti
... Sorridono senza motivo
... Amano senza riserve
... Fanno sentire importanti le persone che lo sono
Anche se solo una di queste cose fa al caso vostro... Ci si può sempre allenare sulle altre nel 2015!
A tutti voi, BUON NATALE e BUON 2015! Che sia fantastico!

[ES] Feliz Navidad a todos los que...
... Prefier
en un abrazo a un “me gusta” en Facebook
... Enc
uentran el tiempo para pararse y charlar con un amigo encontrado por casualidad en la calle
... No control
an el doble check de WhatsApp
...
Saben llorar
... Pero también
saben reír a carcajadas
... Aprecia
n una puesta de sol, aunque sea gratis
... Com
en despacio
... No tienen miedo de perderse
...
Saben apagar la tele y abrir un libro
... Prefier
en dar regalos que recibirlos
... Aún usa
n lápiz y papel
... No tienen idea de cómo consolar a un amigo,
y sin embargo están ahí en los momentos difíciles
... Son amables con los
demás
... S
onríen sin razón
...
Aman sin condiciones
...
Hacen sentir importantes las personas que lo son
Aunque hagan sólo una de estas cosas... Siempre se puede entrenarse en el resto en el 2015!
A todos ustedes, FELIZ NAVIDAD y BUEN 2015!
Que sea genial!

[EN] Merry Christmas to all of you who ...
... Prefer a hug
rather than a “like” on Facebook
... Find the time to stop and have a chat with a friend
they met on the street
... Do not
pay attention to the double check on WhatsApp
...
Can cry
... But can also laugh out loud
... Appreciate a sunset, even if it's free
... Eat slowly
... Are not afraid of getting lost
... Know how to turn off the TV and still open books
... Prefer
giving gifts rather than receiving
... Still use pen and paper
... Have no idea how to comfort a friend, but are
are there for them in difficult times
... Are kind to strangers
... Smile for no reason
... Love unconditionally
... Make feel important people who are
important
Even though only one of these things applies to you ... You can always work on the rest in 2015!
To all of you, MERRY CHRISTMAS and HAPPY 2015!
May it be amazing!

Thursday 4 December 2014

Pioggia

Sembrava spuntata quasi per caso, seduta su quel gradino, all'entrata di un bar chiuso ormai da tempo, la sigaretta in una mano e l'ombrellino nell'altra.
Era, probabilmente, una delle ultime situazioni in cui pensava si sarebbe trovata: pioveva a dirotto, il cielo era scuro, faceva freddo, e lei, beh, lei sembrava proprio una senzatetto.
Aveva il sedere bagnato, i piedi che facevano splash nelle sue scarpe zuppe; per fortuna, era riuscita a salvare la giacca e la testa, grazie all'ombrellino che aveva avuto la brillante idea di portare con sé.
Con la mano destra fumava, e la sigaretta era l'unica cosa che davvero le sarebbe spiaciuto bagnare.
Dell'acqua che continuava a caderle addosso non le importava molto.
Era completamente indifferente anche ai passanti che la guardavano e pensavano "povera ragazza, così giovane, guarda come si ritrova". A parte che il suo appartamento era proprio lì all'angolo, e aveva deliberatamente deciso di piazzarsi sotto la pioggia, non le era mai importato un fico secco dell'opinione degli sconosciuti.
Voleva rinfrescarsi le idee e iniziare a 'farsene una ragione', il consiglio che le aveva dato la sua migliore amica.
Tra lei e Marc era finita. Lui le aveva confessato che l'aveva tradita.
Gliel'aveva detto in un bar, davanti a una birra, e dentro di lei si era frantumato qualcosa. Pensava che la loro storia sarebbe durata a lungo, e invece no, si era rotta come un vaso di cristallo che cade da una mensola. Poche relazioni finiscono così: anche se magari la gente non se ne accorge, sono solite spegnersi, come una candela la cui cera si consuma, e non vedi che è finita finché non ti ritrovi al buio.
Lui aveva detto che comunque l'amava, però a lei sembrava proprio che il buio fosse calato tra loro due.
Un tuono interruppe i suoi pensieri, e lei alzò la testa, quasi in cerca di una risposta. Tutto iniziò a girare, e pensò che forse non era stata una grande idea scendere sotto la pioggia: la litigata le aveva lasciato un macigno sullo stomaco, il gradino su cui era seduta era scomodissimo, aveva freddo e un'emicrania in arrivo. Le faceva sempre male la testa quando piangeva.
Si appoggiò alla serranda del bar. Era determinata a finire almeno la sua sigaretta.
E comunque l'acqua, il bagnato, il buio e persino il maledetto gradino la stavano aiutando a processare l'accaduto. Proprio come aveva pensato, anche se la pioggia non la stava spingendo a 'farsene una ragione'.
La pioggia, con le sue gocce regolari e il rumore liquido, le suggeriva solo una cosa: se pensava che qualcosa di bello fosse rimasto tra loro, doveva alzarsi da quell'angolo scuro e andare a riprenderselo.
Finì la sigaretta e tirò un grande sospiro. Poi, di scatto, corse a casa: doveva chiamare Marc, e riprendersi la felicità che le era scivolata tra le dita mentre cercava di chiuderle.

[photo credit: DinosaursAreNotDead via photopin cc]

Monday 1 December 2014

Mr Gwyn - Alessandro Baricco

Gli mancava il gesto dello scrivere, e la quotidiana cura con cui mettere in ordine pensieri nella forma rettilinea di una frase. A. Baricco, Mr Gwyn

L'ho trovato per caso in una biblioteca di un quartiere periferico di Barcellona.
Conoscevo Baricco, naturalmente, ma non avevo mai sentito parlare di questo libro. Qualcosa (non so cosa, e davvero, rileggendola ora, lo ignoro) nella quarta di copertina mi ha ispirata e così l'ho preso.
Eccezionale. Mi è piaciuto così tanto che non ho potuto fare a meno di estrarne due citazioni (la seconda qui).
Maestro Baricco, che ci fa entrare nella mente di due personaggi: il protagonista, Mr Gwyn, e la sua assistente, Rebecca.
Geniale l'incipit: da subito ci viene gettata addosso la stravaganza di Mr Gwyn, uno scrittore che ha deciso di non scrivere più, anche se è una cosa che adora fare e di cui non può fare a meno.
Il libro è breve, ma intenso; non è un giallo, non c'è quasi azione e la storia si svolge praticamente tutta in due ambienti; per me, di solito, questi libri sono difficili da leggere a tempo perso.
Ma in questo caso no, perché ad ogni capitolo Baricco fa venire sempre più voglia di sapere cosa succede dopo; ci guida mentre scopriamo poco a poco i suoi personaggi, delineandoli con tanta precisione che la loro sottile follia diventa quasi ordinaria per il lettore.
Ciò che succede nel finale sinceramente me l'aspettavo, ma con questo non voglio dare una nota negativa, anzi. Che me l'aspettavo non vuol dire che fosse scontato, ma che ormai ero "dentro" il libro, e quella era la pennellata che lo completava. Doveva essere così, insomma.
E ora, a chi mi dirà che il capolavoro di Baricco è Oceano Mare, io dirò "No, è Mr Gwyn".

Saturday 15 November 2014

Coincidenze

Coincidenze Letterarie

Ciò che gli umani chiamavano coincidenza o destino, in realtà era il risultato di uno dei divertimenti preferiti di Zin, nonché parte dello studio antropologico che lei e Quay stavano facendo sul pianeta Terra.
Il metodo di Zin, in particolare, si basava sull'utilizzo di Internet.
Col suo terminale di decima generazione, navigava in Internet e sceglieva un soggetto. Quindi, estraeva informazioni, principalmente dai social network; grazie a quello che trovava, il suo terminale la ridirigeva ad un altro soggetto, collegato al primo. A questo punto, avveniva quello che lei e Quay chiamavano matching: lei sceglieva l'azione e incrociava i due soggetti, inviando un comando alla centrale cosmica dal suo terminale. Per esempio, poteva far sì che il primo umano sognasse il secondo, e che il secondo il giorno dopo chiamasse il primo, anche se era molto tempo che non si vedevano. O che i due si incrociassero all'aeroporto, o in un bar dove non erano soliti andare. Nei giorni seguenti, monitorava i soggetti (sempre su Internet), e ne verificava le reazioni.
Una cosa la sorprendeva davvero: la quantità d'informazione personale che si poteva estrarre da quella rete virtuale senza grande sforzo. Se qualcuno avesse usato quel materiale a scopo di danneggiare la razza umana... Beh, non ci voleva neanche pensare.
"Quay, secondo te dovremmo avvertirli del pericolo che corrono lasciando disponibile tutto questo materiale?", aveva chiesto un giorno al fratello.
"Zin, siamo venuti qui per studiare, non per modificare il corso degli eventi. E poi, se non ci fossero tutte queste informazioni, le nostre ricerche sarebbero molto più complicate!", le aveva risposto il fratello, senza esitazione.
"Già..."
"Guarda, se fossero davvero intelligenti, se ne accorgerebbero già con i nostri matching", aveva concluso Quay.
Era incredibile, per lei, quello che si potesse trovare su Internet.
I suoi matching erano solo positivi, ma cosa sarebbe successo se qualcuno avesse manipolato quell'enorme quantità di informazione in modo dannoso?
Zin aveva preso a cuore quelle creature: dopo tutto, anche se non erano molto intelligenti, erano sicuramente romantiche, fosse stato anche solo per come chiamavano i suoi matching - destino, coincidenza, o addirittura opera di Dio, uno strano essere che definivano soprannaturale e che lei non aveva ancora saputo identificare.
Non l'aveva detto al fratello, ma aveva deciso che, prima di andarsene da quel Pianeta, avrebbe avvisato gli umani del pericolo. Non sapeva ancora come l'avrebbe spiegato e nemmeno come avrebbe inviato il messaggio in modo da farsi credere, ma sicuramente l'avrebbe fatto. Erano le prime creature romantiche che aveva studiato in tutti i suoi viaggi per il Cosmo, e avrebbe contribuito come poteva alla loro conservazione.

[photo credit: aliceswunderland via photopin cc]

Friday 31 October 2014

Quiche di melanzane e formaggio fresco

È andata così con questa ricetta: avevo una confezione di pasta brisé in frigo, e due melanzane. Volevo farci qualcosa, ma non mi ispirava particolarmente l'idea di una quiche alle melanzane. Finché ho trovato questa ricetta:
Quiche di melanzane > ricette della nonna
Così, mi sono detta: allora si può!
Questa è la mia variazione sul tema, vegetariana naturalmente. La pubblico perché è davvero semplice e rapida, però buonissima:

Quiche melanzane e formaggio fresco
Ultima fetta rimasta... Gnam!

ingredienti

una confezione di pasta brisé (naturalmente si può anche fare... Ma io qui non posso aiutarvi!)
2 melanzane abbastanza grosse
una cipolla media
250gr di formaggio fresco (io ho usato il Quartirolo Lombardo, ma è perché l'avevo comprato al Lidl durante la promo italiana e lo volevo finire)
origano

procedimento

Premessa: sono abbastanza fissata con le melanzane, credo che abbiano bisogno di essere tagliate a fette e lasciate riposare una mezz'ora cosparse di sale, se no sarebbero amare; perciò lo faccio sempre. Il procedimento inizia dando per scontato che le melanzane siano già "riposate".
Tagliare la cipolla, e soffriggerla in abbondante olio extra vergine. Intanto, sciacquare le melanzane e tagliarle a dadini. Quando la cipolla è imbiondita, aggiungere i dadini di melanzane e abbondante origano. Salare, pepare, speziare a piacere, e lasciare cucinare finché le melanzane si ammorbidiscono (ammorbidiscono; non spappolano!).
Intanto, tagliare il formaggio a dadini. Quando le melanzane sono cotte, togliere dal fuoco, accendere il forno al massimo (non posso dare la temperatura esatta perché io ce l'ho a gas!), e stendere la pasta su una teglia diametro 28 (grande). Sbucherellarla con una forchetta, versarci sopra le melanzane, cospargerla di formaggio, e ricoprirla con un foglio d'alluminio. Infornare per 30 minuti in tutto: 10 a forno alto, 10 abbassando un po' la temperatura, e gli ultimi 10 togliendo l'alluminio.

Wednesday 29 October 2014

E l'eco rispose - K. Hosseini

[Original Title: And The Mountains Echoed]
Premessa necessaria: non so se riuscirò a essere obiettiva su questo libro. Mi ha emozionata parecchio, e quando un libro mi emoziona, perdo un po' in lucidità.

"Se ho imparato qualcosa a Kabul, è che il comportamento umano è incoerente, imprevedibile e non si preoccupa di comode simmetrie. Ma trovo conforto nell'idea che ci sia una trama, che il racconto della mia vita abbia preso forma, come una fotografia nella camera oscura, una forma che lentamente emerge e ribadisce il bene che ho sempre voluto vedere in me stesso. Questa storia mi dà forza." K. Hosseini

Mi ha emozionata così tanto che ho letto le sue 455 pagine in 9 giorni e ho pianto ben 2 volte.
L'argomento, l'Afghanistan attraverso gli ultimi 70 anni, è attraversato con sensibilità e utilizzando diversi punti di vista.
La scrittura l'ho trovata agile, anche se particolare: i vari capitoli sono narrati sempre al presente e in prima persona da un personaggio protagonista, che varia. Può sembrare confuso, soprattutto per il lettore molto tradizionale, abituato alla terza persona e al narratore onnisciente; ma a me, che sono amante della scrittura veloce e della prima persona, è in realtà risultato molto piacevole e chiaro.
Grazie a questo stratagemma stilistico, infatti, anche il lettore più ignorante riesce ad immergersi in un Paese molto complicato, perché sono i personaggi, con le loro storie ed emozioni, che lo portano per mano.
Davvero complimenti all'autore. Decisamente, lo consiglio.