Monday 1 December 2014

Mr Gwyn - Alessandro Baricco

Gli mancava il gesto dello scrivere, e la quotidiana cura con cui mettere in ordine pensieri nella forma rettilinea di una frase. A. Baricco, Mr Gwyn

L'ho trovato per caso in una biblioteca di un quartiere periferico di Barcellona.
Conoscevo Baricco, naturalmente, ma non avevo mai sentito parlare di questo libro. Qualcosa (non so cosa, e davvero, rileggendola ora, lo ignoro) nella quarta di copertina mi ha ispirata e così l'ho preso.
Eccezionale. Mi è piaciuto così tanto che non ho potuto fare a meno di estrarne due citazioni (la seconda qui).
Maestro Baricco, che ci fa entrare nella mente di due personaggi: il protagonista, Mr Gwyn, e la sua assistente, Rebecca.
Geniale l'incipit: da subito ci viene gettata addosso la stravaganza di Mr Gwyn, uno scrittore che ha deciso di non scrivere più, anche se è una cosa che adora fare e di cui non può fare a meno.
Il libro è breve, ma intenso; non è un giallo, non c'è quasi azione e la storia si svolge praticamente tutta in due ambienti; per me, di solito, questi libri sono difficili da leggere a tempo perso.
Ma in questo caso no, perché ad ogni capitolo Baricco fa venire sempre più voglia di sapere cosa succede dopo; ci guida mentre scopriamo poco a poco i suoi personaggi, delineandoli con tanta precisione che la loro sottile follia diventa quasi ordinaria per il lettore.
Ciò che succede nel finale sinceramente me l'aspettavo, ma con questo non voglio dare una nota negativa, anzi. Che me l'aspettavo non vuol dire che fosse scontato, ma che ormai ero "dentro" il libro, e quella era la pennellata che lo completava. Doveva essere così, insomma.
E ora, a chi mi dirà che il capolavoro di Baricco è Oceano Mare, io dirò "No, è Mr Gwyn".

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